F.lli Poli nella storia dell’Energia
La fusione nucleare è un argomento molto attuale dal momento che il consorzio Iter sta costruendo un dispositivo per la realizzazione di un test funzionale in Francia.
Iter (International thermonuclear experimental reactor) è un reattore sperimentale a fusione, attualmente in costruzione, finalizzato a dimostrare la fattibilità della produzione di energia da fusione, passo decisivo che dovrà dimostrare la possibilità di sfruttare la fusione nucleare per un futuro energetico sicuro e sostenibile. L’accordo internazionale per Iter, finanziato da Unione Europea, Giappone, Russia, Stati Uniti, Cina, Corea e India, ha incaricato il Consorzio Rfx – composto da Cnr, Università di Padova, Enea, Infn e Acciaierie Venete, in collaborazione con i laboratori di Culham (UK), Garching (Germania), Cadarache (Francia), Naka (Giappone) e Bhat (India) – di realizzare nell’Area CNR di Padova due macchine fondamentali: Spider, il prototipo della sorgente di atomi, e Mitica che completa la sorgente con il sistema di accelerazione da 1 MV (un milione di Volt).
Non si sarebbe potuti arrivare a questo punto se, nel lontano 1990, non fosse stato realizzato uno dei primi esperimenti per validare la teoria in Inghilterra presso un vecchio aeroporto della Royal Navy vicino a Culham, nell’Oxfordshire, UK.
Nel 1997 JET venne usato per condurre un’importante campagna di reazioni di fusione deuterio-trizio, i cui risultati nella modalità ad alto confinamento (H-mode) a 5 MW vennero usati come base sperimentale per la progettazione del reattore di fusione ITER. Nel corso di questa campagna JET ottiene il massimo fattore di guadagno della fusione (parametro Q) conseguito fino al 2019 da un dispositivo per la fusione nucleare, con un Q = 0.67.
In quel frangente F.lli Poli mise a disposizione la propria competenza per realizzare, per la De Pretto di Schio, il prototipo della cella di contenimento in Acciaio inox che permise di fare funzionare per il tempo dell’esperimento (1 ms) il reattore a fusione nucleare.
Anche quella volta il progetto sembrava impossibile da realizzare ma, come ogni collaborazione sviluppata con F.lli Poli, è stato possibile portare a termine il progetto consegnando il dispositivo Toroidale (vedi foto allegata) utilizzato per la verifica della teoria.
Da allora F.lli Poli è a fianco dei tecnici che vogliono superare le attuali tecnologie per svilupparne sempre di nuove, fornendo le proprie competenze nei materiali e nei processi produttivi in cui il metallo deve essere deformato.
L’accensione dell’ITER sarà degno successo di un cammino nato quasi 50 anni fa che ci vede sempre al fianco dei nostri qualificati clienti.
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